武館
WU KUAN
SCUOLA KUNG FU TRADIZIONALE CINESE
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LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
Qualche cenno
La Medicina Tradizionale Cinese è uno dei
sistemi medici più antichi nella storia dell’umanità, si costituisce
di una valida base semeiologica, diagnostica e terapeutica, è
ampiamente sperimentata, vanta una dettagliata documentazione
scientifica di 3000 anni di storia.
Pensando in termini moderni, possiamo dire
che sono molte le branche e le specializzazioni della medicina
tradizionale cinese, in linea generale si costituisce in una visita
medica generale molto dettagliata, nella fase diagnostica, nella
terapia farmacologica e fitoterapica, nel settore chirurgico, in
quello psico-comportamentale, ampio spazio viene dedicato alle
ginnastiche mediche ed alla dietetica. Si tratta di una medicina che
anche nelle sue componenti settoriali guarda l’uomo nella sua
totalità.
Delle sue metodiche di terapia,
in Occidente è ormai molto nota l’agopuntura.
La medicina è sempre espressione del
pensiero umano e dei popoli he la hanno sviluppata, in Cina, in
Oriente in generale, la scienza medica poggia le radici sul concetto
millenario di
CHI, l’energia, come
ci spiega Einstain nella “Teoria della relatività” di cui sono
costituiti tutti gli esseri e tutte le cose.
La natura e l’uomo che è parte di essa,
vivono e si muovono per effetto di due energie,
YIN e
YANG,
che sono da
intendersi come diversa espressione e direzione della medesima
forza, come i poli, positivo e negativo, di una batteria. Parlando
di medicina, il cuore quando si riempie di sangue (diastole) esprime
la sua fase yin, durante la contrazione e l’espulsione di sangue nel
circolo, esprime la fase yang. Mentre camminiamo andiamo ad
esprimere una fase dinamica di apoggio, che potremmo considerare
yin, alla quale si sussegue senza interruzione una fase dinamica
yang. L’energia yang e yin nel corpo umamo sono in costante
equilibrio e riequilibrio, i testi dicono che dal disequilibrio di
tali energie opposte nasce la patologia. Facciamo un esempio ancora
riferito al cuore: in individuo sano, un atleta, un praticante di
arti marziali, hanno un differente ma costante equilibrio tra yin e
yang, un individuo ammalato di cardiomiopatia dilatativi (le camere
del cuore diventano via via sempre più voluminose ed ipodinamiche)
presenta il prevalere di yin su yang. All’opposto, una tiroidine in
fase acuta spinge il cuore ad essere tachicardico, prevale yang su
yin.
Una
meravigliosa rete di “canali” Conduce l’energia in ogni parte del
corpo.
Il corpo umano,
come sappiamo, è percorso da una rete, estremamente intrecciata, di
vasi arteriosi, venosi, linfatici, diramazioni nervose,
percorsi ormonali,
meridiani energetici. Tutti questi canali hanno il compito di
condurre, in maniera più o meno specifica il
CHI, insieme a liquidi,
globuli rossi, globuli bianchi, proteine ormonali, enzimi, mediatori
chimici. In maniera specifica, il compito di diffondere il
CHI
in tutto l’organismo è
assolto dai meridiani, percorsi fisici che coinvolgono ogni settore
del corpo.
I
Meridiani, davvero molti e con
percorsi complessi, analogamente ai vasi sanguigni e linfatici,
possono essere raggiunti dalla superficie cutanea del corpo mediante
la stimolazione di Punti
energetici di agopuntura e digitopressione, che vengono
utilizzati dagli esperti per contrastare le malattie, disperdere
l’energia in eccesso, rinforzare le carenze energetiche.
Come esempio di trattamento utilizzando la
Medicina tradizionale Cinese, pubblico un lavoro che ho condotto
insieme al Dott: Mariano Casali, Cardiologo e Medico Sportivo,
presso l’Istituto di Cura Città di Pavia.
LA PATOLOGIA TENDINEA INSERZIONALE
NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA CORRELATA ALL’ACCRESCIMENTO DELLA FORZA
L’accrescimento ed il mantenimento della
forza è l’obiettivo di discipline dell’atletica leggera quali la
velocità ( 100, 200, 300, 400 m, 110, 400 mh), il salto (in lungo,
triplo, in alto, in alto con asta) il lancio (peso, disco ,
martello). Inoltre, non solo discipline quali la lotta, il Judo, il
pugilato, le arti marziali ma anche il nuoto, il ciclismo, gli sport
di squadra (calcio, basket, volley), utilizzano l’esercizio con il
sovraccarico nei cicli prestagionali e stagionali.
L’area di
inserzione tra tendine e struttura periostiale, nell’allenamento di
alta intensità, come pure nell’attività agonistica caratterizzata da
violenta sollecitazione, può essere sede di flogosi ad eziologia
distrattiva o da sovraccarico, a lenta risoluzione, che richiede
spesso lunghi trattamenti antiflogistici sistemici e loco-regionali.
Nella nostra esperienza il periodo di
recupero all’attività agonistica è stato spesso ridotto in maniera
significativa dall’applicazione di Tuina alla sede di lesione ed
agli agopunti correlati.
ATLETI TRATTATI ED AREE DI DIGITOPRESSIONE
In ambulatorio medico-sportivo sono stati
trattati, in un periodo osservazionale di sei mesi sei velocisti
assoluti, quattro con dolore alla caviglia da tendinite acuta per
sovraccarico, due con dolore al ginocchio per flogosi acuta del
collaterale post-agonostica.
Trattamento in digitopressione è stato
applicato a tre giocatori professionisti di basket, due con
lombalgia acuta da sovraccarico, uno con dolore al ginocchio per
stress da ripetizione alle andature.
Analogo trattamento è stato praticato, per
dolore della spalla, da sovraccarico o distrattivo agonistico, a
quattro lanciatori (tre pesisti, un martellista),
due pugili professionisti.
Tutti gli atleti sono stati trattati con
cinque sedute di massaggio della durata variabile da dieci a
quindici minuti, intervallate da un giorno in assenza di
trattamento. Tutti gli atleti, per protocollo riabilitativo, sono
stati valutati mediante esame ecografico settimanale che ha permesso
la conferma diagnostica evidenziando lesioni inserzionali variabili
dall’edema alla borsite. Sui soggetti trattati con massaggio Tuina
non è stato possibile praticare terapia fisica per le tipologie
particolari di lesione.
E’ stato svolto confronto con atleti che
hanno preferito la terapia non steroidea sistemica o infiltrativa
steroidea loco regionale.
Dolore alla caviglia
Punto:
Hegù
Dislocazione:
sul dorso della mano tra primo e
secondo metacarpo
Tecnica:
il pollice va premuto con forza contro il
secondo metacarpo
Punto:
kunlun
Dislocazione:
nella depressione dietro il
malleolo esterno
Tecnica:
il soggetto può essere sdraiato o seduto,
usare pollice ed indice per esercitare una forte pressione
Dolore al ginocchio
Punto:
Dubì
Dislocazione:
Nella depressione al lato esterno
della rotula a ginocchio flesso
Tecnica:
il soggetto deve essere seduto con il
ginocchio piegato, usare primo, secondo, terzo dito uniti a becco
per premere con forza
Punto:
Yanglingquan
Dislocazione:
circa 7 cm sotto Dubì, nella
depressione al di sotto della testa del perone
Tecnica:
il soggetto deve essere seduto, usare il
pollice oppure pollice ed indice per esercitare una discreta
pressione
Dolore lombare
Il dolore può venire momentaneamente ridotto
oppure portato a completa regressione mediante digitopressione sui
due punti indicati.
Punto:
Shenshu
Dislocazione:
circa 3 cm lateralmente alla
estremità inferiore del corpo della seconda vertebra lombare
Tecnica:
il soggetto deve essere sdraiato e
rilassato, si usino entrambi i pollici per esercitare una pressione
energica diretta verso le apofisi vertebrali
Punto:
Weizhong
Dislocazione:
nel cavo popliteo, centralmente
(decorso del nervo tibiale)
Tecnica:
soggetto sdraiato e rilassato, esercitare
una pressione decisa con il pollice o con pollice ed indice,
mantenendola per qualche minuto; quindi praticare un massaggio
circolare lento, profondo e prolungato con il piatto dell’unghia
Dolore alla spalla
Punto:
Jianyu
Dislocazione:
sulla superficie antero-inferiore
della spalla, nella cavità che si viene a formare a braccio esteso
Tecnica:
è opportuno che il soggetto sia seduto,
applicare un massaggio energico circolare con pollice ed indice
Punto:
Jianjing
Dislocazione:
lungo la superficie superiore
della spalla, a mezza via tra la colonna vertebrale e l’estremità
della spalla
Tecnica:
a soggetto
seduto, dopo aver appoggiato i pollici su Jianjing, con tutte le
dita si esercita il massaggio della parte superiore della spalla
stringendo e rilassando; il trattamento viene continuato per almeno
un minuto
RISULTATI
Pur con i limiti imposti dal trattamento
condotto su un numero limitato di soggetti, è stato possibile
constatare al termine della seconda seduta la regressione della
sintomatologia algica ed il recupero funzionale. Al termine del
terzo trattamento l’ecografia dell’area di lesione dimostrava la
regressione significativa dell’edema tendineo all’inserzione.
Al termine dei cinque trattamenti, alcuni
già al secondo, tutti gli atleti hanno ripreso l’allenamento
sportivo.
I soggetti trattati con terapia
farmacologica hanno ottenuto regressione del dolore e recupero
funzionale dopo un periodo osservazionale temporalmente doppio o
triplo nei casi di borsite. L’esame ecografico eseguito ogni sette
giorni dall’evento traumatico dimostrava regressione lenta
dell’edema inserzionale.
CONCLUSIONI
Il risultato ottenuto sugli atleti
utilizzando la tecnica di trattamento propria del Tuina si dimostra
sovrapponibile alla metodica di terapia in agopuntura.
La regressione della flogosi ed il recupero
funzionale conseguente fanno ipotizzare la possibilità di valutare
l’azione combinata di Tuina e terapia farmacologia o fisica
convenzionali sulla regressione delle tendinopatie inserzionali
dell’atleta in studi ad ampio braccio.